Comunicati Stampa - Comune di Filadelfia

Pur essendo ormai avvezzi alle critiche, spesso estemporanee e strumentali, di alcuni esponenti della minoranza consiliare, non possiamo non esprimere il nostro stupore, che è poi quello dell’intera popolazione di Filadelfia, per la sconcertante presa di posizione dei consiglieri Diaco e Caglioti sulla proficua collaborazione operativa instaurata in alcuni servizi tra il nostro Comune e quello contermine di Francavilla Angitola.

Non solo sconcertanti le loro affermazioni ma anche contraddittorie e illogiche, come proverò sinteticamente ad illustrare.

Gli enti locali, per come ampiamente risaputo (Diaco e Caglioti dovrebbero saperlo meglio di altri) vivono un periodo di forte precarietà finanziaria, conseguente essenzialmente al drastico taglio dei trasferimenti statali. L’imperativo è dunque risparmiare, cercando però, in tutti i modi possibili, di mantenere un accettabile livello di funzionalità dei servizi comunali.

Ricercare e praticare forme di proficua collaborazione con Comuni vicini, territorialmente e socialmente omogenei, è dunque per le amministrazioni una necessità sempre più impellente se si vuole continuare ad assicurare ai cittadini una sufficiente funzionalità dell’Ente che altrimenti si faticherebbe, e non poco, a mantenere. Ed è quello che questa amministrazione è impegnata a fare.

Occorre, in altri termini, avere una visione meno ristretta della realtà. A cosa serve ergersi ad antistorici, autoreferenziali, ed oltretutto ingiustificati, paladini di campanile paventando fantomatiche e ridicole riduzioni di Filadelfia a “colonia” di Francavilla, sapendo, come Diaco e Caglioti ben sanno, che questo significa per il nostro Comune andare in contro a maggiori spese?

Conoscendo il livello, purtroppo non sempre elevato, dello scontro politico messo in atto da parte dell’opposizione, non ci aspettavamo certo che i due consiglieri di minoranza plaudissero alla proficua sinergia tra le istituzioni (alla quale, per altro, invitano Parlamento e Governo) ma francamente non pensavamo che s’impegnassero ad alzare steccati privi di logica. Essi infatti preferiscono gridare allo “scandalo” e prodursi in roboanti proclami sul fatto che Filadelfia non può mai essere colonia di Francavilla…

Dov’è la logica, in tutto questo? Filadelfia colonia di Francavilla sol perché i due enti hanno un unico comandante di Polizia municipale, per altro residente proprio a Filadelfia? O per un segretario comunale di Vibo che presta servizio in convenzione, come avviene in tanti altri comuni del Vibonese, della Calabria e d’Italia?

Viene da chiedersi come mai Diaco e Caglioti non abbiano innalzato i loro lamenti “coloniali” per il fatto che tanti bambini e ragazzi di Francavilla frequentano le scuole di Filadelfia, consentendo a queste di continuare ad esistere; o per il contributo che all’economia della nostra cittadina danno gli amici cittadini di Francavilla.

Le loro critiche, che abbiamo letto oggi sulla stampa, sono dunque chiaramente strumentali e dimostrano solo una cosa: che la loro continua ricerca di visibilità li porta a calpestare il buon senso. Chissà se, prima di prodursi nelle citate dichiarazioni, Diaco e Caglioti hanno consultato qualcuno dei loro pochi elettori. Crediamo di no.

Ciò nonostante non perdiamo la speranza in una loro resipiscenza. Consideriamo preziosa la polemica politica se costruttiva, se volta davvero al bene comune e non già alla necessità di trovare continua visibilità sulla stampa. A loro infatti chiediamo cosa possa venire di buono ai cittadini di Filadelfia dalle loro ultime esternazioni.

A loro, dunque, rinnoviamo l’invito a trovare argomenti migliori, più concreti e produttivi per il nostro territorio.

Filadelfia 2 luglio 2012                                                                               

                                                                                                                                                                                            Il Sindaco

                                                                                                                                                                                      MAURIZIO DENISI