Rassegna Stampa Telematica

IL DIBATTITO POLITICO
Data pubblicazione : 18-10-2015

 Logo  De Nisi: “Ma quale dissesto…”. Il sindaco amareggiato per gli  insulti volati durante l’ultima seduta

Antonio Sisca

FILADELFIA. Non si placano le polemiche sulla seduta del consiglio comunale  nel corso del quale si è discusso dei rilievi mossi all’Ente dalla Corte dei Conti.  Su quello che sembra essere diventato il problema dei problemi interviene il sindaco Maurizio De Nisi il quale dopo avere puntualizzato che i conti del Comune sono ”in ordine“ e che la situazione viene dipinta dalla minoranza a tinte fosche  soltanto per motivi di ordine politico, precisa quanto segue:  “L’ultima seduta del consiglio comunale sicuramente è stata disastrosa e va dimenticata. Non mi sarei mai aspettato la caduta di stile del  consigliere Caglioti quando proferisce nei confronti della segretaria comunale parole come “accuccia” .

Il Caso

Una seduta turbolenta. Non è stata la prima e, purtroppo non sarà l’ultima. Stavolta è stato necessario l’intervento dei carabinieri. A chiamarli la segretaria comunale De Francesco. I motivi, sfuggiti a più, li spiega oggi il sindaco Maurizio De Nisi. “L’ultima seduta del consiglio comunale – ammette – va dimenticata. Non mi sarei mai aspettato la caduta di stile del consigliere Caglioti quando proferisce nei confronti della segretaria comunale parole come “accuccia”.

Ma parlando dei temi del consiglio affrontati  in modo assolutamente distorto, è importante sottolineare che si  stava discutendo di una pronuncia della Corte dei Conti che, al di la di rilievi formali,  poneva l’accento su un serio problema: ossia la difficoltà del Comune a riscuotere i ruoli dei tributi.

Cosa ben diversa è parlare di dissesto del Comune, di deficit o di situazione irreversibile e irreparabile. Ci chiediamo perchè gli interventi dei consiglieri siano scaduti nell’insulto e nell’aggressione verbale  impedendo di discutere serenamente di problemi seri. Dopo anni di discussione si danno i numeri e si pubblicano manifesti strampalati. Il primo cittadino spiega  “che   la situazione finanziaria del comune è  tranquilla e che l’azione del Comune è volta ad incentivare   il recupero dei tributi non pagati evitando azioni vessatorie auspicate da Caglioti e amici.

A fine ottobre senza l’accredito dei trasferimenti statali nell’anno 2015 gli stipendi sono stati puntualmente pagati, le imprese sono state pagate in meno di 30 giorni, i servizi sono eccellenti e di qualità. Parliamo di un servizio trasporto scolastico e urbano con 8 autobus, di scuole ben tenute e sicure, di 8 strutture sportive utilizzate giornalmente da centinaia di ragazzi,  di un servizio di raccolta differenziata al 65% e di un paese tra i più puliti della Calabria.

Il dissesto – conclude Maurizio De Nisi si dichiara negli Enti esposti con creditori, valuteranno i cittadini se questo e’ un paese al dissesto . Purtroppo per Caglioti  che spera nel tanto meglio tanto peggio le cose non stanno cosi. Il Pd è la forza guida di questa Comunità e lo resterà per tanti anni ancora con lo spirito di servizio che ha sempre contraddistinto i suoi  amministratori”.

Relativamente a quanto accaduto tra Caglioti e la segretaria De Francesco il primo spiega che sarebbe stata la funzionaria ad aggredirlo e a chiedere l’intervento dei  carabinieri dopo che lui  aveva mosso alla stessa  disapprovazione  per avere manifestato sui social apprezzamento sul contenuto di un manifesto pubblicato dal Pd contro il gruppo Uniti per Cambiare.

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