Rassegna Stampa Telematica

«BASTA CON LE POLEMICHE INTERNE»
Data pubblicazione : 20-10-2015

 Logo  Ribadita la necessità di far convivere nello stesso circolo posizioni diverse. Intervista al neo segretario locale del Partito democratico cittadino Vito Rondinelli

Elezione a segretario del PD Vito Rondinelli di DARIO CONIDI

FILADELFIA - «Il Partito democratico deve essere preparato ad accogliere pluralità di posizioni». Dopo l’elezione, quasi all’unanimità dell’assemblea congressuale del nuovo segretario locale del circolo Pd cittadino, Vito Rondinelli si è “aperto” con il Quotidiano del Sud. 

Lei è presidente dell’Istituzione comunale Castelmonardo e, da oggi, anche segretario del Pd. Una bella soddisfazione?

«Certo, personalmente sono soddisfatto e colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla mia elezione. Dal punto di vista politico ciò che è accaduto è la conseguenza del riconoscimento per come l’Istituzione sta lavorando per la valorizzazione del nostro patrimonio storico-archeologico».

Sia sincero. Se l’aspettava questa elezione?

«Non nelle proporzioni in cui è avvenuta. Spiego: non è tanto l’unanimità di consensi che mi ha sorpreso, quanto il senso di partecipazione che traspariva dai volti degli iscritti, convenuti non per adempiere a un dovere burocratico, ma per condividere un cammino».

Fondamentalmente ha aiutato anche la presenza di un’unica lista. Questo perché ci si è trovati subito d’accordo sul suo nominativo? O ci sono stati altri motivi?

«Credo che in un grande partito le diverse posizioni siano una ricchezza, un’opportunità per crescere, e l’esito del congresso è maturato attraverso un dialogo interno forse poco evidente, ma, in ogni caso, proficuo. La presenza di un’altra lista avrebbe reso senz’altro più interessante il confronto».

Conferma le linee programmatiche, sue e del direttivo che lo affiancherà, elencate nell’assemblea cittadina?

«Non si tratta tanto di confermare in via teorica delle idee, quanto di coniugarle con la realtà politica del nostro contesto. Il punto principale è come la struttura partitica, intesa come corpo intermedio, debba riconquistare i cittadini per coinvolgerli nel dibattito politico e rafforzare il rapporto con le istituzioni».

Parliamo delle ultime polemiche politiche che hanno investito il circolo Pd cittadino. Quali sono le sue considerazioni a riguardo?

«Benché ispirate da motivazioni legittime in via di principio, le polemiche devono rimanere nell’alveo del dibattito politico, all’interno degli spazi preposti al confronto; altrimenti la buona dialettica rischia di scadere in un dibattito sterile, incomprensibile per la maggioranza dei cittadini. Insomma, perdere di vista i veri problemi per inseguire a tutti i costi le polemiche, mi sembra uno svilimento della politica».

Secondo lei, in questi anni, è mancata l’agibilità democratica all’interno del Pd cittadino?

«Ammetto che in questo ultimo periodo, caratterizzato dalla vacanza degli organi del partito, le giuste istanze degli iscritti non abbiano trovato adeguate sintesi. Il Pd è un partito complesso, articolato, che deve essere preparato ad accogliere una pluralità di posizioni, ma sostenere in modo apodittico l’inesistenza dell’agibilità politica non rende giustizia a chi quotidianamente si confronta con problematiche sociali spinose. La politica non si può esaurire nella gestione di organismi che nel giudizio dei cittadini appaiono sempre più inservibili e inconcepibili. Oggi l’agibilità politica si misura sulla forza di programmi credibili da realizzare nella comunità, cioè  sull’impegno finalizzato al cambiamento».

Sarebbe opportuno un rilancio profondo del circolo Pd locale? Oppure il profilo adottato finora è stato quello più giusto?

«Tra i due estremi pongo l’idea che bisogna iniziare una nuova fase, valorizzando quello che di buono si è costruito fin qui».

C’è un pensiero che vorrebbe rivolgere al suo predecessore?

«Il primo pensiero che vorrei rivolgere a Vincenzo Serrao è un sincero ringraziamento e apprezzamento per l’attività che ha profuso a favore del partito, mettendo in evidenza notevoli capacità di mediazione politica. Sono certo che continuerà a promuovere con noi le più nobili istanze in un momento cruciale per le problematiche che la nostra comunità dovrà affrontare».

Ha già in mente dei progetti?

«Ho diverse idee che, come linee guida, sono state anticipate nel mio intervento al congresso. I progetti e le iniziative verranno definiti dopo un confronto approfondito con iscritti ed elettori».

 

 

 

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