Rassegna Stampa Telematica

LA CITTÀ NON DIMENTICA I CADUTI
Data pubblicazione : 11-08-2015

 Logo  Sentita e partecipata cerimonia a Filadelfia. Commemorato in piazza il centenario della prima guerra mondiale. Chiamati per nome uno per uno tutti i 131 filadelfiesi partiti per il fronte e mai tornati

Immagine Antonio Sisca

FILADELFIA. Organizzata dall’Istituzione Castelmonardo, con il patrocinio  dell’amministrazione comunale, si è svolta  in piazza Mons. Serrao gremita di gente ( tantissimi i turisti), la cerimonia per celebrare il centenario della Prima guerra mondiale alla quale hanno partecipato reparti dell’Esercito, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, e agenti della Polizia ecozoofila.

Immagine 2 A commemorare i 131 soldati filadelfiesi caduti durante il conflitto alti graduati originari di Filadelfia, che prestano e hanno prestato servizio  nelle Forze Armate, come il colonnello dei carabinieri Bruno Umbro e il colonnello dell’esercito Franco Bretti; centinaia le foto scattate da turisti e villeggianti ai militari del regimento Sirio di Lamezia Terme schierati al centro della piazza  i quali hanno dimostrato anche in tempo di pace il loro attaccamento alla divisa che indossano e alle istituzioni. A rendere più suggestiva la cerimonia ai lati del Monumento ai Caduti che simboleggia la Vittoria due carabinieri in grande uniforme, in forza alla caserma  di Filadelfia,  con in testa il maresciallo Antonella Caolo, e le note della banda “Paolo Serrao” diretta dal maestro Francesco Gugliotta  che ha eseguito L’inno del Piave”.

Si è quindi entrati nel pieno della kermesse, a coordinare i vari reparti  il capitano della Guardia di Finanza, Rosario Masdea, comandante della Compagnia di Civita Castellana, originario di Filadelfia città dove puntualmente viene a trascorrere le vacanze estive; è toccato a lui leggere  con un pizzico di commozione la “Preghiera dei Caduti di Redipuglia composta nel 1919 in onore di tutti i caduti del Primo conflitto mondiale.

Il maresciallo capo Domenico Masdea, anch’egli di Filadelfia, pluridecorato per avere partecipato in Afghanistan a numerose missioni salvando in una di queste da sicura morte alcuni suoi commilitoni, ha pronunciato il grado, il nome e il cognome dei 131 caduti filadelfiesi che non hanno più fatto ritorno a casa.

L’appuntato dei carabinieri Vincenzo Raimondi ha esposto un sintetico profilo del “Milite Ignoto”; il luogotenente dell’esercito Francesco De Cicco ha invece tracciato il profilo del maggiore Achille Martelli, figlio di Filadelfia, medaglia d’oro al valore militare per le eroiche imprese compiute  tra il 1915 e il 1918, a cui agli inizi degli anni Settanta è stata intitolata una via.

A seguire, l’intervento dell’ispettore capo della Polizia di Stato Vincenzo Campisano, in forza al comando provinciale di Vibo , il quale ha letto la storia di un soldato filadelfiese che non ha fatto ritorno a casa. La manifestazione si è conclusa  con l’esecuzione dell’Inno Nazionale e gli applausi scroscianti delle centinaia di persone presenti.Foto gruppo

Il pubblico si è poi trasferito nel salone dell’Auditorium comunale per ammirare i tanti cimeli e documenti inediti, che rimarranno esposti sino alla fine di agosto, e che testimoniano la presenza al fronte di centinaia di soldati filadelfiesi, tra cui  il diario di guerra di un sacerdote, Don Criscuolo, dove sono annotati gli appunti di quel che avveniva giorno dopo giorno. In una fotografia l’arciprete di Filadelfia è ritratto con Gabriele D’Annunzio durante un’operazione militare.

 


LA MOSTRA

Sino al 25 agosto all’Auditorium. Le croci del nostro Sud

mostra allestita nell’auditoriumLa mostra allestita nell’auditorium, che si potrà visitare sino al 25 agosto, racconta frammenti della storia della Grande guerra. Al centro della sala è Stato allestito un cimitero in miniatura Con 131 croci dove sono scolpiti i 131 Filadelfiesi che non hanno fatto ritorno a casa.

“L’iniziativa – ha spiegato il presidente dell’istituzione comunale Castelmonardo, Vito Rondinelli - si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il centenario  di un conflitto nel corso del quale sono caduti 131 nostri concittadini. Sono le storie di uomini del Sud, Filadelfia, che tuttavia, per quel che è stato possibile ricostruire, sono in linea con  l’approfondimento storico degli ultimi anni.”  

 

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