Rassegna Stampa Telematica

GLI EVENTI ESTIVI UN CASO POLITICO
Data pubblicazione : 15-08-2015

 Logo  Botta e risposta tra l’assessore Caruso e il consigliere Caglioti. Lo scambio di vedute sulla programmazione e le spese anima il dibattito cittadino

di DARIO CONIDI

FILADELFIA - Qualche giorno fa, il consigliere comunale di minoranza di “Uniti per cambiare” Gaetano Walter Caglioti, aveva informato i cittadini sui costi della programmazione estiva dell’“Agosto filadelfiese” in corso, snocciolando cifre su cifre.

A fare chiarezza su quanto scritto c’è anche una dichiarazione dell’assessore comunale Bruno Caruso, seguito però da un’altra di Caglioti. «Se sommiamo le spese sostenute in questo periodo per eventi, cultura e spettacoli, turismo e così via - ha scritto -  a quelle effettuate durante tutto l’anno, vediamo che le stesse si aggirano all’incirca sui 100mila euro. Ossia, per grandi linee, il 3,5% della spesa corrente. Senza temere note di smentita, tale investimento produce ricchezza, in termini di consumi e occupazione, almeno dieci volte tanto. Alcuni servizi e spese sono resi e finalizzati e non producono reddito se non in forme indirette, queste spese no, producono reddito immediatamente. Filadelfia si sostiene con le tante attività economiche nel campo della ristorazione, pubblici esercizi».

Nel merito delle singole manifestazioni Caruso ha a affermato di non voler entrare in quanto ognuno deve essere libero di commentarle come crede precisando, però, «che in questo si deve tener conto di far partecipare tutte le componenti presenti sul territorio, ma organizzare eventi che attraggano persone che possano poi, innamorati della nostra “movida”, - ha concluso l’assessore comunale - tornare e spendere qui da noi anche in altri periodi dell’anno».

A stretto giro di posta è arrivata anche una sorta di controreplica dell’esponente consiliare di opposizione di “Uniti per cambiare” che afferma come «ho voluto, e mi sembrava ovvio, informare sui soldi impegnati tanto è vero che non ho scritto cifre a vanvera ma riportato quelle estratte da atti ufficiali dell’amministrazione, vedasi i richiami a delibere e determine. E per attività da tenersi, anche se non completamente, nel periodo del famoso “Agosto filadelfiesenon sono entrato in merito alla bontà degli eventi, non l’ho fatto perché, come ho avuto modo di scrivere circa un anno fa in occasione dei ringraziamenti alle associazioni, ho grande rispetto per chi si impegna per la comunità».

Riguardo poi alle finalità proprie dell’amministrazione su questi eventi concorda su quanto scrive l’assessore: «Certo, critico, caro assessore, il fatto che a Filadelfia si ha l’impressione, uso chiaramente un eufemismo che tra la marea di associazioni ci siano figli e figliastri e che continua l’illegittima mancanza da parte di chi ottiene contributi pubblici a non rendicontare sugli stessi. Sul progetto respinto dalla Regione non ritengo valide le giustificazioni dell’assessore. I padrini politici in questa precisa fase di controlli capillari contano poco. Se l’amico assessore trova il tempo, come ho fatto io, vedrà che negli allegati alla determina dirigenziale regionale vi sono elencati i progetti finanziati, quelli non finanziati per carenza di fondi e gli esclusi per insufficienza di punteggio che tradotto significa mancanza dei requisiti. Fosse vero quanto asserito dall’assessore, il Comune avrebbe titolo ad impugnare il decreto regionale. E ritengo dovrebbe farlo».

 

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