Rassegna Stampa Telematica

«DANNO D’IMMAGINE PER LA CITTÀ»
Data pubblicazione : 19-08-2015

 Logo  Il consigliere comunale di opposizione Caglioti sulle criticità in paese. Evidenziato come cittadini e villeggianti siano alle prese con «troppi disservizi idrici»

di DARIO CONIDI

FILADELFIA - «Da oltre un mese, un giorno sì e l’altro pure, manca l’acqua».

A mettere in risalto i disservizi idrici, troppi forse, che stanno vivendo residenti e villeggianti in città è il gruppo “Uniti per cambiare” secondo cui ciò è un «danno d’immagine enorme alla città». Dal canto suo, il suo capogruppo Walter Caglioti rammenta come «l’impianto idrico ha più di cinquant’anni».

Tuttavia, l’amministrazione comunale cittadina (in un comunicato di servizio che si riporterà a parte) spiega che «si sono verificati due guasti contemporanei alla rete idrica» e che «si sta lavorando già da qualche giorno e, presto, si ritornerà alla normalità» e, ancora, «si sta facendo solo sciacallaggio politico».

«Manca l’acqua. Ormai - afferma il gruppo “Uniti per cambiare” - ci stiamo facendo l’abitudine, da oltre un mese un giorno sì e l’altro pure , manca l’acqua per diverse ore nelle nostre case. Interruzioni che non si capisce a cosa sono dovute. Gli avvisi arrivano a macchia di leopardo ai cittadini che sono sempre più esasperati da questa situazione. Cari amministratori, così accogliamo i villeggianti che ritornano nel nostro paese, non gli garantiamo neanche una doccia? Così volete costruire la città a misura d’uomo? Bel biglietto da visita, complimenti. Almeno abbiate la decenza di avviare e di spiegare i motivi di questa interruzione, così provvediamo a riempire i bidoni come si faceva un tempo. Il servizio lo paghiamo e anche salato, viste le bollette che stanno arrivando e non è possibile che da oltre un mese si ripetono questi disservizi che, tra le altre cose, - conclude  il gruppo “Uniti per cambiare” - creano un danno d’immagine enorme alla città».

A rincarare la dose, inoltre, c’è anche lo stesso capogruppo di “Uniti per cambiare”, Walter Caglioti che spiega ironicamente come questa mancanza d’acqua sia una bazzecola dato che «l’importante è che alla fine, come sempre si è verificato nel passato, arrivino a chi amministra i voti dopo anni di “scelleratezze” finanziarie, bollette mandate più volte e favoritismi ad amici, associazioni e comitati. In una contrada, - rammenta - in campagna elettorale, facemmo vedere quello che i residenti sapevano ossia l’acqua che da chiara diventava rossastra. Risultato? Continuarono e continuano, in massa, a votare gli attuali amministratori. Come afferma un assessore, contano i voti e loro ce li hanno. Quindi godiamoci i balli che gentilmente ci concedono per allietarci le serate estive e non rompere con sciocchezzuole come la mancanza di acqua».

Il problema «vero», secondo il capogruppo di opposizione è che, mentre annualmente si trovano «i soldi per foraggiare associazioni e comitati amici, conferire incarichi professionali, acquistare scuolabus di quarta mano e autovetture in leasing con costi esorbitanti, non si trovano poche migliaia di euro per i pezzi di ricambio per l’impianto idrico e, nel frattempo, mentre si pensa ad esempio ad un impianto di biomassa pericoloso per la salute pubblica il cui costo era preventivato in centinaia di migliaia di euro, non si pensa ad un intervento generale su un impianto, quello idrico che ha più di cinquant’anni».

 

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