Rassegna Stampa Telematica

AUDITORIUM COMUNALE
Data pubblicazione : 30-07-2015

 Logo  Le 131 croci scolpite dalla Grande guerra. Sino al 25 agosto la mostra storico-didattica

Filadelfia "ricorda la grande Guerra" Antonio Sisca

FILADELFIA. E’ stata inaugurata nel salone dell’auditorium comunale, alla presenza di un folto pubblico, la mostra storico-didattica “ Filadelfia ricorda La Prima guerra mondiale” che espone testimonianze  di diversa tipologia: diari, annotazioni, cimeli, fotografie gran parte delle quali fanno parte dell’archivio della famiglia Costa lasciati loro in eredità dal cappellano militare Don Criscuolo, che ha partecipato in prima linea a fianco anche di D’Annunzio al primo conflitto mondiale. La mostra andrà   avanti fino al 25 agosto.

Al  centro della  sala è stato allestito un cimitero in miniatura  con 131 croci dove sono scolpiti i 131 filadelfiesi che non hanno fatto ritrono a casa. “L’iniziativa – ha spiegato il  presidente dell’Istituzione comunale Castelmonardo, Vito Rondinelli, si inserisce nel quadro generale delle celebrazioni per il centenario di un conflitto nel corso del quale sono caduti 131 nostri concittadini. Per decenni, in occasione delle annuali celebrazioni della Grande guerra, i reduci, in prima fila,  li onoravano  al cospetto della cittadinanza e della storia. Il retaggio della  guerra vittoriosa contribuiva a rafforzare il  sentimento patriottico, rendendo sopportabile l’inutile strage. A distanza di anni, la verità sta riemergendo in tutta la sua crudezza; i caduti sembrano voler “raccontare” cose mai dette, o dette sommessamente. Sono le storie di uomini di un  comune del Sud, Filadelfia, che tuttavia, per quel che è stato possibile ricostruire, sono in linea con gli aspetti inconfessabili emersi grazie all’approfondimento storico degli ultimi anni”. 

Nell’itinerario non manca l’eroe pluridecorato, il volontario,  il decimato, il fucilato per insubordinazione, il cappellano in prima linea, quello che cerca di evitarla. Il percorso, breve ma denso, tenta di far comprendere una  mentalità che sembra distante anni luce dall’attuale considerazione sulla vita. 

“In un momento in cui la storia sembra perdere  senso, ha concluso Rondinelli ideatore della mostra assieme al professore Vittorio Ciliberto, le testimonianze che proponiamo costituiscono un invito a guardare l’evento bellico da una nuova prospettiva, cercando di “ascoltare” la voce di chi ha sostenuto il peso del conflitto, di valutare con più obiettività le strumentalizzazioni dei governi, le gesta dei grandi uomini, le strategie, i rapporti di forza delle grandi potenze.” 

indietro
HTML 4.01 Strict Valid CSS
Pagina caricata in : 0.297 secondi
Powered by Asmenet Calabria