Rassegna Stampa Telematica

GIUDICE DI PACE
Data pubblicazione : 02-08-2015

 Logo  Filadelfia-Francavilla-Polia. Intesa fra tre enti. Il sindaco De Nisi inoltra la richiesta al ministero di Giustizia

Antonio Sisca

FILADELFIA.  Buone notizie per i cittadini di Filadelfia e del comprensorio dell’Angitola; l’ufficio  del Giudice di pace soppresso nel febbraio del 2015 verrà ripristinato. Lo ha deciso la giunta comunale presieduta dal sindaco Maurizio De Nisi che ha presentato al ministero della Giustizia la richiesta con la quale il Comune di Filadelfia assieme a quelli di Francavilla Angitola e Polia hanno approvato il protocollo d’intesa per richiedere il mantenimento del presidio nella cittadina di Filadelfia.

Il sindaco Maurizio De Nisi sostiene che dopo la soppressione della sede ci sono state ricadute negative  sul territorio, sia in termini di carenza di servizi al cittadino che di allontanamento dello Stato e dei presidi di giustizia, e che la cosa si sarebbe dimostrata più grave di quanto previsto, pertanto sulla scorta della vigente legge in materia, la giunta all’unanimità, con il consenso in questo caso dell’intero civico consesso  e come detto dei Comuni di Francavilla e Polia ha deciso il ripristino dell’importante presidio.

Quale sede del Giudice di pace sono stati destinati i locali di proprietà del comune siti in via Michele Servello, in pieno centro storico; cosa questa che consentirà all’ente di evitare la spesa che ha dovuto affrontare in passato per l’affitto dei locali. E’ stato inoltre individuato il personale che dovrà occuparsi del funzionamento del presidio, già in forza al Comune.

Il dott. Francesco Pilieci, laureato in giurisprudenza e attualmente funzionario dell’area amministrativa, avrà il compito di fare da interlocutore con l’amministrazione giudiziaria; sarà affiancato da Vincenzo De Lorenzo in forza per dieci anni prima che venisse soppresso all’ufficio del Giudice di pace di Filadelfia e attualmente in servizio presso la sede di Lamezia Terme, e da Francesco Gregorace. Quindi nessuna spesa per l’amministrazione visto che si tratta di dipendenti di ruolo pagati dal Comune, mentre quelle che riguardano lo stipendio del Giudice e del personale di cancelleria graveranno sul ministero di giustizia.

A questo punto l’ufficio del Giudice di Pace grazie al decreto mille proroghe e alla ritrovata unità dei tre Comuni che gravitano attorno al Bacino dell’Angitola che hanno deciso di dividersi le spese dovrebbe essere ripristinato in tempi brevi.

Soddisfatto il sindaco Maurizio De Nisi per il fatto che quando tutto sembrava perso il problema è stato risolto. L’amministrazione comunale non poteva consentire dopo avere perso l’ufficio di collocamento e altri importanti servizi che venisse cancellato anche il presidio del Giudice di pace in una cittadina che per più di un secolo è stata sede di pretura e successivamente del Giudice di pace. La parola ora al ministero di Giustizia.

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