Rassegna Stampa - Comune di Filadelfia
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Giovane di 19 anni stroncato da un infarto
Antonio Sisca
FILADELFIA. Dolore e stupore in città per la morte di un giovane studente di 19 anni, figlio di un piccolo imprenditore edile. Alberto Pungitore sera di domenica stava giocando alla play station nella sua stanza, la serata a causa del temporale che imperversava non permetteva che si uscisse fuori, e così il ragazzo aveva deciso di trascorrere un po’ di tempo giocando alla play station, come fanno tutti i ragazzi della sua età.
Con lui c’era il fratello Luca, di un anno più grande. Alberto, secondo il racconto reso da Luca, ad un tratto ha accusato un dolore al petto; si è trattato di attimi, il giovane si è accasciato sulla scrivania. Si sperava che in un malessere temporaneo, invece non è stato così; il ragazzo era stato infatti colpito da un infarto fulminante. A niente sono valsi i primi soccorsi, il cuore di Alberto infatti aveva cessato di battere.
Indescrivibile lo strazio dei genitori e del fratello Luca, che frequenta l’ultimo anno l Liceo scientifico di Filadelfia, dei parenti, e degli amici del ragazzo che non volevano credere alla notizia circolata dopo poco meno di un’ora dall’avvenuto decesso sui social.
In casi del genere diventa di rito porsi una domanda: è possibile morire, quasi senza un perché a soli 19 anni. Luca era un ragazzo sano, niente pertanto faceva presagire al malessere che lo ha colpito; quando la morte arriva all’improvviso e colpisce un giovane che sta per affacciarsi alla vita gli interrogativi sono tanti. Spesso però senza una risposta anche se sono centinaia i messaggi su facebook da parte degli amici di Alberto che non riescono a capacitarsi del perché accadano certe cose.