Rassegna Stampa - Comune di Filadelfia

 di DARIO CONIDI

FILADELFIA - Il forum group “I Like Filadelfia” ha partecipato all’incontro indetto dal dirigente scolastico dell’Istituto omnicomprensivo cittadino, Antonio Rondinelli, per l’elaborazione del Ptof (Piano triennale dell’offerta formativa), svoltosi nei giorni scorsi al liceo Scientifico.

Nel corso dell’incontro programmatico, il forum group ha proposto la formalizzazione di un partenariato, con capofila “I Like Filadelfia” e che coinvolga l’istituto scolastico, gli enti locali (i Comuni di questa parte del comprensorio dell’Angitola di Filadelfia, Francavilla Angitola e Polia) e i vari soggetti socio-culturali operanti sul territorio, al fine di aderire al programma “Pitagora Mundus”. Quest’ultimo, ideato e organizzato dall’IsCaPi (Istituto calabrese di politiche internazionali), è un programma di formazione basato prevalentemente su uno scambio studentesco internazionale che si sviluppa fra diversi Comuni calabresi (chiamati “Borghi della sapienza”) e altre città nel mondo (chiamate “Città pitagoriche”).

L’obiettivo principale del programma è quello di creare una rete di interscambio culturale, formativo, economico e di sviluppo tra la Calabria e i diversi paesi del mondo partner dell’IsCaPi. Il programma può essere avviato in un determinato comprensorio, attraverso l’individuazione di una scuola o di un istituto superiore con orientamento didattico di tipo professionale, disponibile ad accogliere un congruo numero di studenti stranieri, ai quali offrire un percorso formativo.

La proposta di “I Like Filadelfia” è motivata dal fatto che il comprensorio di Filadelfia e dei Comuni limitrofi, sta subendo un significativo calo demografico. Si tratta di una condizione comune a molte aree del territorio calabrese e non solo, complice anche l’attuale congiuntura economica in cui versa l’Italia ed il Mezzogiorno in particolare. «Assistiamo, - spiega il forum group - nostro malgrado, ad un impoverimento culturale generale, alimentato dalla continua perdita di risorse umane e dalla crescente rassegnazione all’emigrazione.

Con il progetto #nonabbandoniamoilfuturo 2015, (ideato da “I LikeFiladelfia”), si è cercato di approfondire le cause e le dinamiche dell’emigrazione attraverso gli occhi dei giovani studenti, indagando le loro aspettative, i loro progetti di crescita ma anche i giudizi e le valutazioni sulla realtà che vivono quotidianamente. Il lavoro con gli studenti ha evidenziato la debolezza dell’attuale contesto sociale, incapace di infondere il coraggio necessario per non arrendersi all’emigrazione. In tale contesto, - prosegue il forum group - la possibilità di sviluppare rapporti di scambio internazionale, offerta dal programma “Pitagora Mundus”, rappresenta un valido stimolo per la crescita personale e l’intraprendenza dei giovani studenti (il nostro futuro), attraverso il confronto e la discussione culturale, oltre che un importante antagonista alla continua emigrazione. Più in generale, il contesto socio-culturale dell’intero comprensorio (Filadelfia, Francavilla Angitola, Polia) può trarre vantaggio dall’istituzione del “Borgo della sapienza”, assumendo i caratteri tipici di una società aperta al confronto, all’accoglienza e ai benefici, anche economici ad essa correlati».

La rete creata dal programma “Pitagora Mundus”, coinvolge infatti, indirettamente, anche il mondo delle imprese locali, contribuendo a sviluppare rapporti di cooperazione economica tra il territorio ospitante ed i Paesi esteri di provenienza degli studenti, orientando gli investimenti sul territorio da parte degli imprenditori esteri.

C’è da dire che l’adesione al programma “Pitagora Mundus” richiede, a monte, la creazione di una rete multisettoriale, capace di coinvolgere il maggior numero di portatori di interesse e, nel contempo, rendere economicamente sostenibile l’avvio del progetto. La proposta è stata accolta con entusiasmo dal mondo scolastico e “I Like Filadelfia” ha già avviato le attività necessarie al coinvolgimento degli enti locali e dei soggetti socio-culturali operanti sul territorio, oltre a stabilire i primi contatti direttamente con l’IsCaPi.