Rassegna Stampa Telematica

CHIESTO L’INTERESSAMENTO DELLA PROCURA
Data pubblicazione : 17-10-2015

 Logo  La richiesta dell’esponente di minoranza, Caglioti, nel corso dell’assemblea. Il consigliere ha posto in risalto la «vergognosa vicenda del bilancio 2012»  

FILADELFIA - Molto duro l’intervento del consigliere comunale di opposizione Gaetano Walter Caglioti di “Uniti per cambiare” che, nel suo intervento in civico consesso, ha  affermato come «ancora una volta e per l’ennesima volta calpestate norme, regolamenti e statuto comunale. Nessun rispetto per organismi comunali, nella fattispecie il consiglio comunale, e organismi statali di controllo, nella fattispecie la Corte dei Conti».

L’esponente della minoranza ha poi evidenziato come la nota oggetto di questo punto all’ordine del giorno sia stata assunta al protocollo dell’ente, «coperta da una complice coltre di silenzio, al  numero 4497 addirittura in data 22 luglio 2015. Duplici gli obblighi di cui vi siete tranquillamente strafregati impegnati in balli e distribuzione di contributi. Il primo obbligo a carico del presidente del consiglio comunale il quale doveva portare il relativo punto all’attenzione del consiglio comunale al primo consiglio utile e tra questo consiglio e la data in cui è pervenuta la nota si sono tenuti ben tre consigli comunali il 31 agosto, l’8 settembre e il 18 settembre. Il secondo obbligo a carico degli organi di indirizzo politico (sindaco e giunta) e agli organi di gestione (segretario comunale e responsabili Area interessati) era rispondere entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della deliberazione».

Walter Caglioti ha quindi ricordato come non sia la prima «volta che nel complice silenzio delle istituzioni abilitate al controllo non rispettate i termini se, non in alcuni casi, non rispondete affatto». L’esponente della minoranza, dopo aver evidenziato tutti i parametri soglia superati e richiamati dai magistrati contabili, ha chiuso mettendo in risalto che «la vergognosa vicenda del bilancio 2012 in cui avete dolosamente alterato i parametri di deficitarietà non può passare inosservata. L’alterare, o nascondere, alcuni parametri di deficitarietà allo scopo, chiarissimo, di evitare la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario dell’ente ed evitare lo scioglimento del consiglio comunale è  palesemente un falso ideologico. Chiedo, pertanto, al presidente del consiglio e alla segretaria comunale che copia della deliberazione della Corte dei Conti n.37/2015, della delibera che oggi si va a votare con la presente dichiarazione da allegare agli atti, sia trasmessa, per le valutazioni di competenza, alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme».

d. c.

 

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