Rassegna Stampa Telematica

IL DIBATTITO AL COMUNE
Data pubblicazione : 03-10-2015

 Logo “Tasse e tributi locali con aliquote al minimo e detrazioni sostanziose. La replica dell’assessore al bilancio Bruno Caruso. “Applicare le leggi senza penalizzare i cittadini e tutelare chi è in regola”

Antonio Sisca

FILADELFIA.  Nel dibattito che imperversa in questi giorni sui  tributi comunali che secondo il movimento Uniti per Cambiare avrebbero subito un aumento notevole rispetto al passato, interviene l’assessore al Bilancio Bruno Caruso, per cercare, spiega,  di dare un modesto contributo alla discussione che, – “è mio convincimento ed auspicio – deve raffreddarsi ed i toni devono tornare quelli di un civile confronto, nel rispetto delle persone e delle professionalità tutte e nel rispetto, precipuo, dei lavoratori e dei cittadini, i quali da queste vicende non ricavano, altrimenti, che notizie  allo stato confusionale.

Sui fatti, oggetto delle tante discussioni mediatiche, voglio specificare che: sulle imposte, ossia Imu e Tasi (imposte stabilite dallo Stato in compensazione dei minori trasferimenti etc), l’Amministrazione Comunale si è determinata ad applicare per l’Imu l’aliquota del 7,60 x 1000 sulle seconde case ed aree fabbricabili, nel mentre il massimo potrebbe essere pari al 10,60; esentate le prime abitazioni tranne le Cat. A1, A8 e A9;  sulla Tasi imposta sui servizi indivisibili, l’aliquota applicata è quella minima prevista dalla legge, ossia 1,00 x 1000 a fronte del massimo che potrebbe essere del 2,50 x 1000; nel regolamento, poi, sono state inserite anche le riduzioni del 30% per i non residenti e per gli unici occupanti.  Ricordiamo poi che sia l’Imu che la Tasi vengono calcolate sulle rendite catastali e sul valore delle aree fabbricabili, non c’è alcuna discrezionalità”.

Sulla Tari – sostiene Caruso – “il tributo comunale per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, previsto dalla L.147/2013, la stessa si determina sul totale dei costi ed una volta approvato il Piano finanziario che individua tutte le voci di spesa in questo settore, le tariffe vengono calcolate sulla base dei coefficienti individuati dalla famosa legge Ronchi (la nostra è la zona geografica Sud), sulle utenze domestiche e non domestiche,  anche in questo caso non solo sono stati applicati i coefficienti minimi, ma si è provveduto per determinate categorie che più di tutte avrebbero sentito il peso degli aumenti (bar, ristoranti ,negozi di frutta, macellerie, settori portanti della nostra economia) ad applicare per regolamento un decurtazione delle aliquote del 50%”.

L’assessore parla inoltre di raccolta differenziata che “è stata un grandissimo beneficio generale per tutti sia per ragioni di decoro e civiltà e sia perché il risparmio del minore conferimento in discarica degli Rsu, ha portato ad un consistente minore monte costi da suddividere poi tra le utenze e   sui ruoli dell’Idrico,  che tanto in questo periodo, sono attenzionati. “Occorre ribadire – spiega –   che le tariffe sono invariate fin dal lontano 2005.

Ultimo aspetto su cui si è concentrato il dibattito, la presunta attività espropriativa forzosa dell’Ente. Vogliamo intanto serenamente far capire ai cittadini che stiamo parlando di evasione, cioè di gente che non ha pagato le imposte ed i  tributi a scapito degli onesti cittadini che le hanno pagate. Chi – conclude – dobbiamo tutelare? I cittadini onesti che pagano o chi evade le tasse le evade”?

 

 

        

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