Rassegna Stampa Telematica

POPOLAZIONE SCOLASTICA IN FORTE CALO
Data pubblicazione : 06-10-2015

 Logo  Tutti i plessi sottoposti a interventi di restauro e di adeguamento sismico. Il fenomeno è in parte attenuato dalla presenza degli alunni stranieri

Scuola media Filadelfia di DARIO CONIDI

FILADELFIA - È ormai un dato di fatto. Un fenomeno che comincia a preoccupare. Si sta parlando dello spopolamento non solo di Filadelfia ma anche dei due piccoli centri, Francavilla Angitola e Polia che fanno parte degli Istituti comprensivo e omnicomprensivo guidati rispettivamente dai dirigenti scolastici Maria Viscone e Antonio Rondinelli.

Infatti, sono proprio queste istituzioni scolastiche e, conseguentemente, le scuole cittadine e non che stanno facendo i conti con lo spopolamento. Ciononostante, però, la valutazione relativa all’Istituto comprensivo “Paolo Apostoliti”, una statistica proveniente direttamente dall’Istat e riguardante il periodo 2014/2015, è positiva.

In particolare, gli alunni che frequentano l’Istituto comprensivo “Apostoliti” provengono da famiglie contadine e dal ceto medio (impiegati, commercianti e artigiani). Molti bambini risiedono nelle numerose contrade di campagna, contrade diversissime per storia, cultura e caratteristiche socio-economiche del territorio. La presenza di alunni extracomunitari e di stranieri provenienti da altri Paesi Ue incide per circa il 10% nella popolazione scolastica.

Gli alunni provenienti dalle campagne non hanno la possibilità di frequentare progetti extracurricolari perché i Comuni non riescono a garantire il servizio dei trasporti. Il tempo scuola inoltre è eterogeneo fra un Comune e l’altro e crea notevoli difficoltà di organizzazione. A questo punto, sarebbe necessaria una rimodulazione degli orari delle attività didattiche.

I tre paesi (Filadelfia, Francavilla Angitola e Polia) che accolgono l’Istituto comprensivo e i due (Filadelfia e Francavilla Angitola) che accolgono quello omnicomprensivo, qui c’è la nota dolente del fenomeno dello spopolamento, sono piccoli e sempre meno abitati.

La fuga dall’interno infatti è incessante, sia per ragioni di lavoro e di studio che per le difficoltà dei collegamenti. Ciò non toglie, tuttavia che il legame fra le famiglie e i paesi di origine sia molto forte e che spesso comporta un miglioramento della qualità della vita. Poi, secondo sempre questa statistica, i Comuni e le amministrazioni investono sulla scuola prima di tutto in termini di successo elettorale, poiché le famiglie poco perdonerebbero che questo settore sia trascurato anche se gli enti comunali hanno attinto ai Fondi europei per valorizzare le scuole.

Il vincolo principale che incide sulla vita scolastica degli Istituti comprensivo e omnicomprensivo, è quello che i Comuni sono molto poveri e soltanto grazie ai Fondi europei è stato possibile garantire livelli essenziali delle prestazioni adeguati agli standard nazionali. Comunque, gli edifici (quasi tutti) che ospitano le scuole ricadenti negli Istituti comprensivo e omnicomprensivo sono molto decorosi e facilmente raggiungibili anche per il motivo che sono state colte tutte le opportunità di miglioramento per realizzare interventi di abbellimento (“Scuolebelle”) e di adeguamento sismico.

 Ancora le lavagne interattive, i computer e i laboratori sono di ottima qualità. Poi, le risorse non mancano, grazie al fatto che sono state realizzate economie negli anni passati. Questo, però, non vuol dire che non ci sono problemi a partire dal fatto che non sono state abbattute tutte le barriere architettoniche e non sempre ci sono uscite di sicurezza.

In particolare, alla scuola elementare “Paolo Apostoliti”, un plesso della scuola dell’infanzia è da anni temporaneamente ospitato in un’altra struttura di scuola di pari grado, con conseguente sovraffollamento dell’edificio.

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