Rassegna Stampa Telematica

DISSERVIZI
Data pubblicazione : 26-09-2015

 Logo Distribuzione della posta. Ritardi al quartiere Zagaria. I cittadini riferiscono di non ricevere alcunchè da almeno un mese

Antonio Sisca

FILADELFIA. Da circa un mese il postino non bussa più alle porte degli utenti che abitano in via Galluppi, Bernardino Telesio, Gravina, e nella parte bassa della cittadina, quella che comunemente viene chiamata Zagaria. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che il titolare è assente per motivi di salute e chi lo sostituisce (uno di quei tanti giovani che vengono assunti dall’ente poste per tre mesi) non riesce ad assolvere al suo compito perché non conosce la zona e i nomi degli utenti. Una montagna di lettere, bollette e altro  giacciono pertanto nell’ufficio di Corso Italia e non si sa quando i cittadini potranno venirne in possesso. “Circa venti giorni fa mi è stata inviata da Velletri una lettera con dentro un importante documento – dice il signor Antonio – e ancora non mi è stata recapitata”. Il problema è che non vengono recapitate nemmeno le bollette per il pagamento di luce, metano e telefono, e il rischio che questi servizi possano essere sospesi è reale.

Non è la prima volta che in città si verificano disservizi nella distribuzione della posta, la colpa non può essere imputata a chi  dirige e lavora nell’ufficio di Filadelfia, ma all’ente poste che non riesce a pianificare il servizio una volta per tutte. Se i portalettere vengono sostituiti ogni tre mesi la posta non può essere consegnata in modo regolare perché in una cittadina come Filadelfia dove le zone sono tante è difficile avere per questi giovani precari che vengono sostituiti ogni tre mesi una visione chiara della situazione. E c’è chi dice che si stava meglio quando si stava peggio, cioè quando i portalettere non erano forniti di auto o ciclomotori e camminavano a piedi, riuscendo nonostante tutto a consegnare puntualmente la corrispondenza.

“La nostra cittadina da anni è in ginocchio, commenta Antonio Zoccali. Non c’è niente che funzioni,  per noi “Cristo si è fermato alle porte dell’autostrada”,  e non arriverà mai  se si continua di questo passo. Ci hanno privato di servizi essenziali come l’ufficio del lavoro, della pretura, del giudice di pace, dello sportello delle poste nella frazione Montesoro. Ognuno fa quello che vuole, manca poco che ci  tolgano anche la caserma dei carabinieri visto che l’organico è al lumicino, come a lumicino è stato ridotto l’organico ella polizia municipale; di fare i concorsi non se ne parla.

La popolazione si assottiglia ogni anno che passa e c’è il rischio che Filadelfia nell’arco di pochi anni diventi un paese fantasma abitato solo da anziani. Non è certo questo il paese che vogliamo e che sogniamo e non possiamo prendercela con i giovani che dopo avere conseguito il diploma o la laurea scappano via”.

 

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