Rassegna Stampa Telematica

RESTAURO MUNICIPIO
Data pubblicazione : 28-09-2015

Logo Via libera al restauro conservativo

 

Antonio Sisca

FILADELFIA. Tra qualche giorno inizieranno i lavori  di restauro di Palazzo Quattrocchi, sede del Municipio. Nello specifico gli interventi riguarderanno il rifacimento della facciata che  da su Corso Castelmonardo violata  a causa dei diversi interventi avvenuti nel corso degli ultimi 50 anni che hanno minato  l’esistente e che ora dovrebbe tornare all’antico grazie all’impiego di  mattoni antichizzati , l’entrata, e alcune stanze che ospitano gli uffici dove le infiltrazioni di acqua sono evidenti.

Il palazzo  che ospita il Comune  risale alla fine del Settecento e fa parte del patrimonio storico di Filadelfia, tra il 1950 e il 1990 ha subito modifiche strutturali che hanno cancellato l’esistente. Basti pensare che nel 1958, quando i comunisti vinsero le elezioni, la facciata in pietra venne intonacata e tinteggiata di rosso; verso la fine degli anni Ottanta il rosso fu sostituito dall’amministrazione a guida democristiana  con un grigio chiaro. C’è da dire inoltre che sempre nel 1958 il sindaco di allora  emanò un’ordinanza con la quale gli esercenti che operavano su Corso Castelmonardo e in piazza Mons. Serrao dovevano rimuovere dalle facciate dei negozi e dei bar le pietre e intonacare i muri tinteggiandoli con colori sgargianti.

Una mostruosità che oggi avrebbe fatto gridare allo scandalo e che coinvolse anche Palazzo Stillitani, in piazza M. Serrao, risalente al 1789, che fu abbattuto, e sulle cui ceneri venne poi costruito l’attuale poliambulatorio. Un gigante senza testa né gambe, in cemento armato,  oggi  fatiscente.

Le amministrazioni comunali che si sono succedute  nell’ultimo ventennio hanno cercato di correre ai ripari nel tentativo di riportare all’antico splendore il centro storico. I proprietari dei palazzi che hanno richiesto interventi strutturali hanno ottenuto l’autorizzazione previo però il rifacimento delle facciate in pietra e,  anche se lentamente, si sta cercando di ridare alla cittadina l’aspetto architettonico voluto dal suo fondatore, il vescovo illuminato Giovanni Andrea Serrao. Anche il poliambulatorio e il Municipio verranno  rifatti con l’impiego di pietre fatte a mano e antichizzate.

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