Comunicazione e Relazioni Esterne

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Comunicati Stampa

ASSESSORATO AL BILANCIO
Data pubblicazione : 25-09-2013

Avv. Bruno Caruso Intervento dell'Ass. Bruno Caruso nel dibattito in corso con riferimento al cosiddetto “flusso di entrate” a favore del Comune di Filadelfia

Penso che nella mia qualità di  Assessore al Bilancio, anche a fronte dell’impegno da me profuso in questi anni, pur non essendo un tecnico della materia, ma cercando di studiare e capire alcuni aspetti della complessa macchina della contabilità pubblica, senza alcuna polemica, né spirito saccente, mi tocca intervenire nel dibattito in corso con riferimento al cosiddetto “flusso di entrate” a favore del nostro Ente. Premesso che, a mio parere, quello che sta facendo il consigliere Caglioti  pubblicando atti e documenti, ( che ad ogni modo sono già  pubblici perché inseriti nelle deliberazioni consiliari),  su facebook, è cosa meritoria e fa interessare anche i giovani ad alcune problematiche che altrimenti  sarebbero lontane dal loro vissuto quotidiano; premesso ancora che, i dati riportati sono dati tratti da documenti ufficiali e che quindi non parliamo di cose diverse;  che, ancora, riconosco che lo stesso Caglioti ha avvisato i lettori che per interpretare tecnicamente e poi politicamente i dati occorre  far riferimento ad alcune sostanziali premesse, ossia che i bilanci si inquadrano annualmente e che alcuni titoli di entrate sono vincolate in uscita. Malgrado queste  premesse, però, ho avuto modo di comunicare allo stesso  mio arguto  interlocutore  che  non è  completamente vero che tutta questa operazione mediatica sia stata fatta solo ed esclusivamente sui dati di fatto cosi come scaturenti dai documenti pubblicati. Intanto perché su  quanto apparso sulla stampa e virgolettato, il commento generale viene fatto non tenendo conto delle premesse sopra richiamate, sostenendo invece che negli ultimi dieci anni ammonterebbero a 190 milioni, prima, 170 milioni in un secondo momento o a 116 milioni, cifra riportata sulla tabella  riassuntiva elaborata da Caglioti, le entrate comunali. E via poi, a commentare sulla spaventosa cifra o sul fatto che saremmo il comune più ricco d’Italia o che, infine, non si capisce come sia stata utilizzata questa imponente massa di soldi. Dicevo di avere espresso il mio forte dubbio, direttamente al consigliere Caglioti,  che la suddetta operazione, in questi termini, possa informare correttamente le persone. Intanto perché le cifre sopra riportate, non sono quelle esatte nella loro quantificazione generale e nella loro specificità e poi perché parlare solo di entrate,  non raffrontando i dati con le uscite ha indotto tante persone sprovvedute a pensare, commentare e scrivere  che il Comune e le varie Amministrazioni di questi ultimi dieci anni hanno ricevuto una tale enorme somma e chissà cosa ne avranno fatto.  Ma entriamo nello specifico per chiarire, ove sia possibile, o confrontarci su alcune questioni che possono informare i cittadini e/o, comunque, rappresentare  un punto di vista  chiarificatore su alcuni aspetti. E’ chiaro, infatti, e ,lo dicevo sopra,  che la contabilità pubblica è diversa dalla semplice sommatoria aritmetica, verticale o orizzontale di cifre. I dati riportati dal consigliere Caglioti infatti, sono corretti, ma sono “ utilizzati” nelle conclusioni generali, non correttamente.

 

Se si  vanno a leggere i prospetti del “ Riepilogo generale delle Entrate” riferiti agli  ultimi dieci anni si possono evidenziare alcune cose che dovrebbero spiegare come leggere” i dati di bilancio. Ad esempio: Caglioti inserisce nella sua tabella finale i dati relativi alla “ competenza” e non quelli di cassa. Per esplicitare: nella parte riguardante il Titolo I – entrate Tributarie, ossia i tributi comunali tarsu,ici etc etc; la cifra inserita è quella riguardante i soldi realmente introitati dal Comune + le somme solo accertate ma non riscosse e che pertanto andranno a confluire nel totale complessivo dei residui attivi totali che non bisogna, però, sommare con gli altri anni, altrimenti corriamo il rischio di raddoppiare i dati. Se prendiamo il dato riferito al 2011, ad esempio, i 901.909,44 sono la somma di €. 536.605,29 riscossi e 365.304,15 accertati ma non ancora incassati; e cosi via per tutti glia anni a cui si fa riferimento. Solo per i tributi, quindi, avremo una cifra totale, effettiva di entrate, di molto inferiore a quella sommata, per  più di un terzo, rispetto a quella riportata nella tabella Caglioti. Non solo, sempre con riferimento alle tabelle tributi, i dati riferiti agli anni 2011 e 2012 sono inclusivi, graficamente, dei trasferimenti correnti, per questo rilevano una impennata cosi notevole.                       

 

 

Nella tabella Cagliati poi, vengono sommate le cifre del Titolo V – Entrate da prestiti, ed anche qui bisogna chiarire che non si tratta di entrate di cassa, si tratta delle movimentazioni della tesoreria in cui vanno a confluire i movimenti – tipo i movimenti di un conto corrente privato – che l’ufficio effettua durante l’anno: tecnicamente si  tratta di diversi provvisori e diverse riversali che vengono effettuate annualmente dalla stessa tesoreria, ma non sono, ripetiamo, entrate di cassa. A dimostrazione di quanto detto se  si va a verificare a pagina 2) del riepilogo delle entrate si noterà che per il 2012 la cifra riportata è – 3.053.073,65,  rimanendo solamente la somma di €. 590.534,83 che si riferisce alla anticipazione di cassa, che non è neanche questa una entrata. Sbaglia Caglioti, quindi, quando riporta la cifra totale di 3.645.608,48, non considerando che c’è il meno davanti e considerandola una entrata che convoglia nel fantomatico flusso enorme di risorse. Cosi come sbaglia nella lettura dei dati quando  per gli altri anni riporta le cifre – colonna accertamenti, mentre in questo ultimo caso invece di sottrarre, somma e riporta la cifra della differenza tra maggiori entrate e minori, non considerando il meno davanti alla cifra  riportata. Certo si tratta di tecnicismi ma quando ppoi si commentano i dati occorre nel caso di specie, magari, confrontarsi con gli uffici prima e chiedere informazioni e delucidazioni, cosa che noi consiglieri siamo tenuti a fare ed abbiamo la possibilità volendo di fare; cosi come potremmo chiedere lumi al revisore dei conti. Sul Titolo IV della tabella, fa bene Caglioti a dire che in questo caso sono entrate in conto capitale e che riguardano le somme erogate dalla regione o da altro ente sopra comunale per finanziamento di progetti. Anche in questo caso non sono somme da sommare aritmeticamente alle altre entrate correnti. I finanziamenti sono fondi vincolati, che non vengono gestiti dagli Amministratori ma dagli Uffici, che possono essere verificati in tutti i loro passaggi attraverso le delibere e determine dell’ufficio tecnico; che chiunque può vedere sul sito del comune e se non contento può chiedere informazioni, soprattutto se consigliere comunale, al responsabile dell’area. I pagamenti poi seguono la strada delle determine sempre dell’ufficio tecnico e sono pubblicati i mandati di pagamento; tutto alla luce del sole. Altro è poi dire quali sono le opere realizzate, non è la sede questa per dirlo, i  finanziamenti sono arrivati in questi anni per svariati progetti che vanno dalla collettamento dei liquami fognari, agli interventi di salvaguardia del territorio, all’edilizia scolastica etc etc.

Ribadisco pertanto che pur ragionando sugli stessi dati, occorre che le conclusioni siano effettuate tenendo presente non la semplice sommatoria aritmetica di cifre che non debbono e non possono essere sommate.

Le vere e sole entrate correnti, le cifre su cui ci si deve realmente confrontare sono quelle indicate sempre nel riepilogo generale delle entrate e che si riferiscono alla colonna del “conto del tesoriere”, attraverso le cifre che riguardano la cassa effettivamente introitate dall’ente comunale nei singoli anni. Per entrate correnti che vanno a finanziare la spesa corrente, intendiamo, generalmente le entrate tributarie e i trasferimenti. E qui è evidente che andiamo a parlare di cifre  REALI, grandemente inferiori a quelle riportate e su cui si sta alzando un polverone inopportuno. Se andiamo a leggere le cifre, ad esempio, degli ultimi tre esercizi di bilancio, vediamo che nel 2010 le entrate reali sono di €. 3.965.481,11; nel 2011 di €. 6.093.497,85 ( ma in questo caso ricordo che nel novembre del 2011 abbiamo ricevuto i famosi soldi ATA per quasi 2.000.000,00 di euri); nel 2012  di €. 3.163.011,42.  Questi sono i soldi realmente entrati correntemente nelle casse del comune, a fronte di queste entrate nel 2010 ci sono state uscite per 3.651.179,85; nel 2011 6.330.5788,42 e nel 2012 €. 2.723.914.

Se si va a leggere poi la tabella delle maggiori o minori entrate rispetto agli anni passati, si evince che i trasferimenti hanno avuto, ad oggi, una contrazione superiore quasi al €. 1.000.000,00; cifra spaventosa per il nostro comune che si è trovato costretto a fare i salti mortali per chiudere i bilanci. Ma dall’altra parte se si confrontano le cifre riguardanti le entrate tributarie si noterà come queste negli ultimi due anni hanno avuto una impennata decisiva, frutto del lavoro di accertamento e riscossione dell’Ufficio tributi. Di cosa parliamo poi quando malceliamo, nel dibattito su internet, di dati imbrogliati etc??  se si ha  voglia di verità basta fare anche due  calcoli al volo per capire che stiamo parlando di cose da fantascienza. Il comune di Filadelfia paga ogni mese circa €. 140.000,00 di stipendi che fanno, considerando oneri accessori e altri addendi, la cifra annuale di €. 1.700.000,00 circa; ha una rata di mutui di €. 700.000,00 circa, e siamo ad un totale di €. 2.400.000,00 ,  a questa cifra occorre aggiungere: i servizi: scuola, acqua, rifiuti, bollette, manutenzione ordinaria etc etc;  cari ragazzi mi sapete dire a cosa vi riferite quando parlate di cifre spaventose e di spese folli????. Per rispondere a  qualche domanda fatta sul portale: dal 2011 non c’è alcuna spesa per consulenze esterne (l’ultima era di 6.000,00 € annui per un dipendente della provincia); in tre anni abbiamo dato solo 4 incarichi legali  prevedendo somme contentissime; e su questo può dare atto il consigliere Cagliati, se vuole; abbiamo contratto le spese in maniera drastica: Sorical, Discarica etc; stiamo contenendo le spese energetiche; ma stiamo pure mantenendo, a nostro parere, una buona qualità dei servizi ( lo dicono quelli che vengono da fuori soprattutto);  abbiamo realizzato e/o finanziato anche iniziative culturali ( altre città non fanno nulla, vedi Vibo o vedi il festival blues di Tropea) , vedi castelmonardo e concorso musicale, sul quale dirò in altro comunicato; concediamo in uso gratuito le strutture sportive e culturali alle associazioni sul territorio ( e non è cosa facile di questi tempi, vedi Vibo i palazzotti sono tutti dati in gestione e ogni società paga 6.000,00 € per una stagione).

Potrei dire altro ma mi dilungherei oltre modo. Il mio vuole essere solo un contributo alla discussione,  che quando non offende, è sempre costruttiva. Non mi tiro e non ci tiriamo indietro nella discussione. Siamo pronti anche ad un confronto pubblico nei modi e nei tempi che volete, cosi come siamo pronti a darVi tutti i dati che vorrete e a discuterli insieme, non abbiamo paura delle spese analitiche; siamo pronti ad un incontro portando anche i responsabili di area che potrebbero chiarire forse meglio alcuni aspetti tecnici; non abbiamo mai nascosto nulla e d’altra parte non si può nascondere nulla in quanto i dati sono pubblici e contenuti in deliberazioni che tutti possono consultare, soprattutto i consiglieri comunali; fa piacere sapere che  crescono su facebook le persone che si interessano di politica, ma bisogna dare informazioni giuste e aprire al confronto reale, anche con chi non usa questo strumento; in questo caso gli incontri de visu possono risultare costruttivi.

 

 

Cordiali saluti      

 

 

 

            

 

 

Avv. Caruso Bruno Giovanni - Assessore al Bilancio

 

 

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