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COMUNICATO STAMPA
Data pubblicazione : 01-10-2015

Bruno Caruso Contributo alla discussione sulle tasse locali dell’Assessore al Bilancio ed ai Tributi

Penso che nella mia qualità di Assessore al Bilancio ed ai Tributi,  mi tocchi intervenire, limitatamente agli aspetti tecnici ed amministrativi, nel dibattito in corso per cercare di dare un modesto contributo alla discussione che, - è mio convincimento ed auspicio - , deve raffreddarsi ed i toni devono tornare quelli di un civile confronto, nel rispetto delle persone e delle professionalità tutte e nel rispetto, precipuo, dei lavoratori e dei cittadini, i quali da queste vicende non ricavano, altrimenti, che notizie  allo stato confusionale.  

Sui fatti, oggetto delle tante discussioni mediatiche, voglio specificare che:

a)                 Sulle imposte, ossia IMU e TASI (imposte stabilite dallo Stato in compensazione dei minori trasferimenti etc), l’Amministrazione Comunale si è determinata ad applicare per l’IMU l’aliquota del 7,60 x 1000 sulle seconde case ed aree fabbricabili, nel mentre il massimo potrebbe essere pari al 10,60; esentate le prime abitazioni tranne le Cat. A1,A8 e A9;  sulla TASI imposta sui servizi indivisibili, l’aliquota applicata è quella minima prevista dalla legge, ossia 1,00 x 1000 a fronte del massimo che potrebbe essere del 2,50 x 1000; nel regolamento, poi, sono state inserite anche le riduzioni del 30% per i non residenti e per gli unici occupanti.  Ricordiamo poi che sia l’IMU che la TASI vengono calcolate sulle rendite catastali e sul valore delle aree fabbricabili, non c’è alcuna discrezionalità.

b)                 Sulla TARI, il tributo comunale per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, previsto dalla L.147/2013, la stessa si determina sul totale dei costi ed una volta approvato il Piano Finanziario che individua tutte le voci di spesa in questo settore, le tariffe vengono calcolate sulla base dei coefficienti individuati dalla famosa Legge Ronchi (la nostra è la zona geografica Sud), sulle utenze domestiche e non domestiche, ed anche in questo caso non solo sono stati applicati i coefficienti minimi, ma si è provveduto per determinate categorie che più di tutte avrebbero sentito il peso degli aumenti ( bar,ristoranti,negozi di frutta,macellerie etc, settore portante della nostra economia) ad applicare per regolamento un decurtazione delle aliquote del 50%; la raccolta differenziata è stata un grandissimo beneficio generale per tutti sia per ragioni di decoro e civiltà e sia perché il risparmio del minore conferimento in discarica degli RSU, ha portato ad un consistente minore monte costi da suddividere poi tra le utenze. 

c)                  Sui ruoli dell’Idrico, che tanto in questo periodo, sono attenzionati, occorre ribadire alcune cose molto importanti: la prima è che le tariffe sono invariate fin dal lontano 2005, quando con delibera consiliare si è provveduto a riformulare, per alcune modifiche legislative introdotte, quelle originarie stabilite con delibera consiliare del 1999 n. 13; quest’ ultima prevedeva una differenziazione di prezzo a mc tra uso domestico e uso non domestico, partendo da una tariffa di €. 0,31, inferiore di poco a quella attuale di 0,45, per poi arrivare ad una tariffa pari ad €. 1,03 per le attività commerciali,( e mediamente di 0,88, quindi molto più alta di quella attuale)) nel mentre con la tariffa unica oggi applicata il massimo è pari ad €. 0,70 per i consumi superiori a 181 mc, sia per le utenze domestiche che commerciali. Tanto precisato occorre poi rimarcare che il calcolo viene effettuato in tre diverse fasce: da 1mc a 72  per €. 0,45 centesimi; da 73 mc a 180 per €. 0,65; da 181 mc in poi ad €. 0,70. Non è corretto pertanto, semplicisticamente fare operazioni meramente matematiche, nel calcolo in bolletta oltre alle tariffe per fasce devono essere poi inseriti: i costi della quota fognatura + depurazione+quota fissa contatore+spese di notifica ed iva al 10%; basta leggere attentamente una bolletta e si comprende il tutto. Sulla presunta illegittimità dei pagamenti, andrei cauto con l’uso dei termini: attualmente sono state effettuate ed esiste documentazione fotografica e cartacea, circa 2.400 letture di contatori: le letture precedentemente effettuate sono state aggiornate al consumo reale per singolo utente che paga quello che ha effettivamente consumato in questo periodo, suddiviso per singolo anno; e questo sistema permette di non cumulare la somma totale che porterebbe alla applicazione delle tariffe tutte di terza fascia, con notevolissimo aggravio per le utenze. Su questo aspetto, per ultimo, occorre specificare che  l’approvazione dei ruoli del servizio idrico, è necessario ai fini della non prescrizione delle somme indicate a residuo attivo, al contrario si determinerebbe grave danno erariale per l’Ente, ma le date di pagamento sono solo indicative, nel prosieguo l’Ufficio e l’Amministrazione potranno serenamente e nell’interesse dei cittadini prevedere forme di dilazione e/o rateizzazione delle stesse.

d)                 Ultimo aspetto su cui si è concentrato il dibattito, la presunta attività espropriativa forzosa dell’Ente. Vogliamo intanto serenamente far capire ai cittadini che stiamo parlando di evasione !!! cioè di gente che non ha pagato le imposte ed i  tributi a scapito degli onesti cittadini che le hanno pagate!!! Chi dobbiamo tutelare? I cittadini onesti che pagano o chi evade le tasse??. E nel momento in cui, dopo tante parole ed accuse anche dalla minoranza, con riferimenti ai richiami della Corte dei Conti, l’Ente  inizia una seria lotta all’evasione, cosa si fa? Si discute sui mezzi per combatterla e non sul merito della questione, ossia, ribadisco, che si tratta di evasori ?. Detto questo specifichiamo però che il Comune non ha predisposto alcuna gogna o sedia elettrica per nessuno. Ricordo a me stesso che dopo l’approvazione di qualsiasi ruolo e spedita la bolletta agli utenti, entro 5 anni viene mandato il primo avviso di accertamento e solo entro i successivi 3 anni – per legge – si provvede ad inviare l’ingiunzione di pagamento. Da questo momento quindi e non prima, entra in scena l’Ufficiale di Riscossione, e non essendoci tale figura tecnica tra il personale del Comune, si è affidato tale compito a Poste Tributi che prima di arrivare alla procedura esecutiva vera e propria invia un ulteriore sollecito e poi ancora un preavviso di inizio di procedura espropriativa. Nessuna procedura esecutiva è stata ancora avviata per nessuno ma mi chiedo, per recuperare l’evaso Voi avete altre forme da proporre??  Siate a conoscenza che l’agenzia delle entrate per recuperare  i bolli o il canone o l’irpef o l’irap o altro mandi il pollo a casa? o manda agli evasori o presunti tali, le cartelle e poi il preavviso di fermo amministrativo e nei casi più gravi ipoteche etc etc.!!!!.

Mi pare che su una cosa si possa essere d’accordo nell’interesse di tutti i cittadini: gli evasori devono pagare  per rispetto di chi è onesto e paga. Non ci sono vie di mezzo o altre forme. Le forme di recupero coattivo le determina la legge ed il codice civile, che è lo stesso per me e per tutti e la procedura esecutiva, se non altro, la conosco per lavoro, altrimenti solo   di questo mi dovrei vergognare, ma non mi vergogno perché la conosco.

Ribadisco, spero che le discussioni tornino su toni accettabili di scontro politico, ma nel rispetto della dignità altrui.

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