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Notizie dal Comune
Dal consigliere comunale Caglioti riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione di decadenza al Presidente del Consiglio Comunale presentata Gruppo Consiliare Insieme per Cambiare
Gruppo Consiliare Insieme per Cambiare
Consiglio Comunale del 8 novembre 2012
Punto all’ordine del giorno: DICHIARAZIONE DI DECADENZA DEL PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE
Nella proposta di deliberazione all’ odierna attenzione del Consiglio Comunale abbiamo, ampiamente, dimostrato le ragioni che non consentono più al Signor Diaco Tommasino di potere esercitare la carica di Presidente dell’assise cittadina con la consequenziale revoca dello stesso dalle funzioni
La revoca può essere proposta, e disposta, solo in presenza di comportamenti incompatibili con il ruolo istituzionale super partes che il Presidente deve rivestire nell’assemblea consiliare, e, inoltre, nelle ipotesi in cui si riscontri assenza di neutralità nell’esercizio delle sue funzioni. (T.A.R. Campania Napoli, Sez. V, 3 maggio 2012, n. 2013) mancanza di imparzialità e di terzietà, ( TAR Sicilia, Catania, sent. n. 696 del 20/04/2007; TAR Piemonte Torino, sent. n. 2248 del 4/09/2009).
La revoca, quindi, per costante giurisprudenza (TAR Campania Napoli sez V 3 maggio 2012 n 2013, TAR Sicilia, Catania, sez III sent. n. 2662 del 09/11/2011), non può essere attivata per motivazioni politiche ma solo istituzionali essendo il ruolo del Presidente del Consiglio strumentale non all’attuazione di un indirizzo politico di maggioranza ma al corretto funzionamento del consiglio Comunale.
Da quanto sopra deriva consequenziale che la revoca non può essere negata e/o respinta dalla maggioranza in ragioni di motivazioni meramente politiche, di c.d. difesa del nominato, ma solo quando le ragioni presentate dai proponenti appaiono oggettivamente strumentali ed infondate.
Ma non è certamente oggi il caso.
Va quindi sgombrato il campo dalla convinzione, in alcuni, che l’odierno punto di discussione abbia una se pur minima valenza politica e si riduca strumentalmente allo scontro che vede da una parte la minoranza consiliare e dall’altra la maggioranza che difende il “suo” Presidente.
Il Presidente del Consiglio comunale , infatti, ricopre un ruolo istituzionale, che è chiamato a svolgere in completa autonomia, senza nessun vincolo di mandato, non solo rispetto ai partiti politici e ai gruppi consiliari che lo hanno eletto, ma anche rispetto al sindaco ed alla giunta.
Da tempo la giurisprudenza (cfr. Tar Sicilia, Palermo, sent. n. 1062 del 4 agosto 2008 ), nel ricostruire il quadro dei rapporti istituzionali ed ordinamentali tra gli Organi comunali ha avuto modo di precisare che il ruolo del Presidente del Consiglio Comunale è strumentale non già all'attuazione di un indirizzo politico di maggioranza, bensì al corretto funzionamento dell'organo stesso e, come tale, non solo è neutrale, ma non può restare soggetto al mutevole atteggiamento fiduciario della maggioranza, di conseguenza la revoca di detta carica non può essere attivata per motivazioni politiche, ma solo istituzionali, (Cons. Stato, Sez. V, 18 gennaio 2006 n. 114).
Tanto è vero che per evitare strumentalizzazioni politiche della vicenda i capogruppo di minoranza hanno richiesto, prima di presentare e per evitare, la richiesta di decadenza, le dimissioni con nota indirizzata al Presidente del consiglio ed assunta al protocollo dell’Ente al n 8123 il 10 ottobre 2012 .
È chiaro quindi che fronte ad una proposta di revoca proveniente dal richiesto quorum di consiglieri comunali il Consiglio nel suo complesso, con la prescritta maggioranza, deve deliberare su di essa analizzandola concretamente nei singoli elementi riscontrandone la eventuale fondatezza con riferimento alle condizioni imprescindibili perché la stessa possa essere approvata( TAR Sicilia Catania Sez II n 2662/2011)
Oggi il Consiglio comunale viene chiamato ad esprimere un giudizio.
Giudizio che partendo da una oggettiva analisi delle argomentazioni portate alla sua attenzione non può essere snaturato a semplice giudizio politico, a scontro tra maggioranza e minoranza, ma a neutrale ed oggettivo riscontro sulla validità e fondatezza delle censure sollevate nella proposta di decadenz.
Per quanto ci riguarda le argomentazioni portate a sostegno della richiesta di decadenza, alle quali interamente ci richiamiamo, del signor Diaco Tommasino dalle sue funzioni hanno dimostrato, al di là di ogni diversa considerazione, come lo stesso abbia, con atteggiamenti e/o omissioni irrimediabilmente svalutato il ruolo istituzionale che riveste, posto in essere attività non consone ad una figura istituzionale di garanzia venendo meno alla sua funzione super parte.
Il Gruppo Uniti per Cambiare vota quindi a favore della dichiarazione di decadenza del signor Diaco Tomasino dal ruolo di Presidente del Consiglio Comunale di Filadelfia.
Gruppo Uniti per Cambiare