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Notizie dal Comune
Aliquote, rendite, cosa c’è da sapere in vista della prima scadenza a giugno. Domande & Risposte
L’importo da pagareverrà inviato a casa? Chi si ritrova con un importo pari a zero da versare deve comunque compilare l’F24? Si può pagare con bollettino?
Secondo gli esperti di Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, il contribuente deve autoliquidare l’imposta. Quindi, dovrà autonomamente calcolare il dovuto, compilare l'F24 e pagare. Non occorre la prestazione della delega nel caso non sia dovuto nulla. L’utilizzo del bollettino è consentito solo dal 1° dicembre 2012. Prima occorre esclusivamente utilizzare l’F24.
La vecchia Ici prevedeva una tassa per la casa e una per le pertinenze. Vale lo stesso anche per la nuova Imu? E comeva fatto il calcolo?
Secondo gli esperti, ai fini Imu, vengono considerate pertinenze dell’abitazione principale, gli immobili riportati in catasto alle categorie C/2, C/6 e C/7. Al massimo, ogni abitazione principale, potrà avere una pertinenza per ciascuna di tali categorie catastali.
Chi ha acquistato l’immobile l’anno scorso e non ci vive ancora ma andrà a risiedere in quella casa stabilmente a partire dal luglio 2012, cosa paga?
Fin tanto che non avrà trasferito la residenza, non potrà essere considerata abitazione principale. Non è infatti agevolata la prima casa, ma quella in cui il contribuente dimora abitualmente e vi abbia trasferito la residenza anagrafica. Pertanto, prima dovrà pagare l’imposta nella misura ordinaria, vale a dire lo 0,76%.
Chi vive nella casa che è di proprietà dei genitori che cosa dovrà pagare? Ci sono esenzioni o sconti?
I genitori dovranno pagare l’Imu in misura ordinaria e cioè senza applicare le agevolazioni previste per l’abitazione principale. Ai fini Ici ciò era possibile se il Comune aveva previsto nel regolamento tale possibilità. Ai fini Imu ci sono molti dubbi se ciò sia ancora possibile in quanto non risulta espressamente concessa ai comuni tale autonomia. Si auspica tuttavia un chiarimento che estenda tale possibilità al pari di anziani e disabili che si trovano in particolari condizioni.
I figli che possiedono l’abitazione in cui vivono e risiedono i genitori che tipo di aliquota dovranno pagare? Prima casa o seconda casa?
I figli dovranno pagare l’Imu in misura ordinaria. Anche in questo caso si auspica che venga considerata l’analoga agevolazione prevista ai fini Ici ed ora consentita, a determinate condizioni, agli anziani e disabili che si trovano in particolari condizioni.
Chi ha una casa in comproprietà con altri 2 fratelli e non vive in quell’abitazione perché ci risiede uno degli altri due fratelli come abitazione principale, su questo immobile dovrà pagare l’aliquota prevista per la seconda casa? E in che proporzione?
L’imposta quale abitazione principale e le detrazioni nella misura intera, spettano a colui che utilizza l’immobile quale dimora abituale e vi risieda anagraficamente. Gli altri familiari versano l’imposta nella misura ordinaria. Tuttavia, i comuni potranno prevedere agevolazioni in casi simili.
Chi è divorziato e ha l’affido esclusivo dei figli e di conseguenza abita nella casa coniugale che però è proprietà in comunione di beni con l’ex coniuge che vive in un’altra abitazione di sua esclusiva proprietà, che aliquota dovrà pagare?
Secondo gli esperti di Fondazione Studi Consulenti del Lavoroi, si può applicare la misura prevista per le abitazioni principali anche per il divorziato e separato legalmente che non risulta assegnatario della casa coniugale.
Chi non riesce ad affittare la seconda casa ha qualche esenzione?
No, anzi i Comuni stanno prevedendo aliquote più elevate per gli immobili sfitti.
Chi vive all’estero ed è proprietario di una prima casa in Italia che cosa dovrà pagare? Gli sarà inviato un bollettino di pagamento?
Si, paga l’Imu nella misura ordinaria, salvo che si tratti di cittadini italiani che risiedono all’estero e l’immobile non risulti locata. In quest’ultimo caso, i Comuni potranno prevedere un trattamento analogo all’abitazione principale. Per il pagamento, dovrà applicare le normali regole previste per i contribuenti italiani.
Ci sono esenzioni per il coniuge disabile?
I comuni possono considerare direttamente adibita ad abitazione principale l’immobile posseduto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. In ogni caso, i Comuni possono stabilire particolari agevolazioni in termini di aliquote e detrazioni.
I pensionati hanno sconti?
No, salvo che si tratti di soggetti anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata e che il Comune abbia riservato loro lo stesso trattamento dell’abitazione principale. In ogni caso, i comuni possono stabilire particolari agevolazioni in termini di aliquote e detrazioni.
Tratto da il quotidiano: La Stampa