Notizie dal Comune - Comune di Filadelfia

E’ davvero singolare l’idea che del confronto politico-amministrativo ha il consigliere di minoranza Gaetano Caglioti.

Egli è evidentemente convinto che stravolgere, com’egli ormai abitualmente fa, la verità dei fatti e delle parole (e fare poi, lui, la vittima) possa avvantaggiarlo agli occhi dei nostri concittadini. Si tratta però di un’illusione perché i filadelfiesi non sono ingenui o sprovveduti. Essi sanno perfettamente come stanno le cose e si convincono sempre più di aver fatto bene a non dare consenso a chi, come lui, continua solo ad attaccare forsennatamente gli avversari senza essere capace di proporre alcuna soluzione.

Le sue dichiarazioni apparse oggi (20 Luglio 2011) sulla stampa si commentano da sole. Oltre ad essere palesemente false, sono chiaramente contraddittorie.

Egli ci accredita di valutazioni che non ci appartengono. Le nostre risposte ai suoi attacchi non sono state affatto stizzite, com’egli afferma, confondendo evidentemente l’ironia con la stizza. Egli attacca a testa bassa, si aspetta che noi si replichi con altrettanta acrimonia e rimane spiazzato allorché ciò non accade… Ma abbiamo capito che chiedere a Caglioti di cogliere l’ironia è cosa davvero ardua, ai limiti dell’impossibile.

Caglioti cerca poi di farmi passare per un sindaco al quale “dà fastidio l’esistenza di una minoranza che parla”. Al contrario, abbiamo sempre auspicato un’opposizione anche dura ma seria, puntuale, propositiva, attenta agli interessi della nostra comunità più che alla ricerca, invero squallida, di un po’ di visibilità mediatica a buon mercato. Proprio quel tipo di opposizione che Caglioti conferma di non voler praticare, nonostante i buoni propositi post elezioni. Da lui infatti, al di là di denunce su problemi (a volte reali, molto spesso presunti) non è mai giunto uno straccio di proposta.

Il fatto è che proporre soluzioni significa avere idee chiare su cosa fare. Caglioti trova invece molto più facile attaccare a testa bassa, sollevando polveroni ad ogni pié sospinto, salvo poi fare la vittima, protestando perché il sindaco “ci mette in bocca quello che non abbiamo detto”. Guarda caso, questo è invece proprio quello che egli finora ha ripetutamente fatto con noi, stravolgendo il senso, per altro chiarissimo, delle nostre parole. Una tattica usurata di cui i nostri concittadini sono ormai stanchi. Ma il consigliere Caglioti continua imperterrito, convinto che così facendo darà il suo contributo alla risoluzione di problemi di Filadelfia. D’altronde, delle sue capacità amministrative, di cui i filadelfiesi hanno buona memoria, sono conferma i debiti che lasciò in graziosa eredità alle amministrazioni successive a quella che lo vide protagonista. Argomento, questo, dal quale egli cerca sempre (et pour cause) di distogliere l’attenzione.

Infine, non abbiamo mai detto (nemmeno pensato) che “la minoranza non ci fa lavorare”. E’ una forma mentis che non ci appartiene, non vorremmo che fosse “una voce dal sen fuggita…”, che cioè Caglioti ci attribuisca valutazioni che fanno parte del suo modo di fare politica.

Ciò detto, e per rimanere ai fatti, è appena il caso di rilevare che all’indomani della nostra decisione di impiegare con contratto a tempo quattro nostri giovani disoccupati in qualità di agenti part time di polizia municipale il consigliere Caglioti si è immediatamente attivato diffondendo alla stampa note di fuoco.

Questi sono i fatti, tutto il resto è fumo.

Filadelfia, 20 luglio 2011

                                                                                                       IL SINDACO

                                                                                                    MAURIZIO DE NISI